mercoledì 9 settembre 2015

Un rete agevolata per Stradella

In questi giorni a Stradella è stata resa nota la prossima chiusura dell'asilo nido comunale.

Personalmente ho vissuto in quella struttura delle esperienze bellissime: ho imparato a lavorare in équipe, a gestire il rapporto con i genitori, a vivere con i bambini apprezzando i gesti più semplici.

Ho imparato tanto dalle colleghe.
Donne con esperienza, alcune con dei superpoteri,  in grado di decifrare il carattere di un bambino al primo sguardo.
La struttura è capiente, comoda, ideale per lavorare in sicurezza con i bambini.

Non voglio entrare nelle questioni amministrative e di bilancio perché davvero non saprei come pronunciarmi a riguardo.

Da educatrice penso però ad una rete "agevolata" che vada a compensare l'assenza di un servizio fruibile anche da chi non può permettersi rette intere.
Anche se i servizi privati possono soddisfare numericamente la richiesta delle famiglia, non è scontato che siano ugualmente soddisfacenti sul piano economico.
Per questo credo sia necessario lasciare uno spiraglio per chi è in difficoltà e si trova a dover conciliare lavoro e famiglia.

Si potrebbe organizzare un incontro e individuare all'interno dei servizi privati una percentuale di posti da destinare a famiglie in difficoltà (secondo criteri equi stabiliti da personale qualificato), dove il comune possa intervenire ammortizzando in minima parte la retta.
In questo modo si formerebbe una rete si sostegno parziale per i genitori e sicuramente non graverebbe sul bilancio tanto quanto gestire una grande struttura per l'infanzia con pochi bambini.

La mia è solo una piccola idea e sono certa che sarà possibile trovare una mediazione soddisfacente per entrambe le parti nei prossimi mesi.

Se avete idee o suggerimenti lasciate un commento!

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